22 Ottobre 2021

CONFINDUSTRIA DISPOSITIVI MEDICI, BOGGETTI: «ELIMINARE IL PAYBACK E INVESTIRE NELL’INDUSTRIA DELLA SALUTE»

Il Presidente Boggetti, presente all’evento dell’Istituto Bruno Leoni, ha commentato il Briefing Paper “Il payback sui dispositivi medici. Analisi e conseguenze di una misura inapplicata”

Roma, 22 settembre 2021 – “Il payback per i dispositivi medici va eliminato soprattutto in questo momento in cui si è capito che è importante investire in salute e si è deciso di ammodernare gli ospedali e rafforzare la medicina territoriale con i fondi del PNRR. Obiettivo irrealizzabile senza le innovazioni tecnologiche delle industrie, che quindi vanno valorizzate e non penalizzate con tasse come questa, che costringono le imprese a ridurre gli investimenti in produzione, ricerca e sviluppo, ostacolando le evidenti ricadute su indotto e occupazione nel nostro Paese”. A lanciare l’allarme durante l’evento di presentazione del paper Il payback sui dispositivi medici. Analisi e conseguenze di una misura inapplicata dell’Istituto Bruno Leoni è stato il Presidente di Confindustria Dispositivi Medici, Massimiliano Boggetti.

Introdotto nel 2015 e mai applicato, il payback prometteva di risolvere il problema della scarsità delle risorse finanziare in un momento di forte pressione sui conti pubblici chiedendo alle aziende produttrici di dispositivi medici di sostenere il 50% dell’eventuale superamento del tetto di spesa stabilito a inizio anno dalle regioni. A emergenza finanziaria rientrata e a pandemia quasi conclusa, le aziende dei dispositivi medici chiedono di eliminare una norma ormai anacronistica, spada di Damocle su innovazione, sviluppo e tessuto industriale del Paese. Sono proprio norme come queste che hanno indebolito il tessuto produttivo del nostro paese, fatto evidente durante tutto il periodo pandemico dove la dipendenza da import di dispositivi medici è stata lampante a tutti.

“Chiediamo al Governo un segnale di attenzione già in occasione dell’imminente Legge di Bilancio per escludere i dispositivi e diagnostici in vitro correlati alla gestione del Covid-19 dal computo dei tetti per gli anni 2020 e 2021 così come è già stato fatto per i vaccini, oltre che di supportare il lavoro avviato dal Ministero della Salute per la governance dei dispositivi medici, che auspichiamo preveda il superamento del meccanismo dei tetti e misure di governo della spesa diverse dal payback che incentivino gli investimenti nel nostro Paese”. Ha dichiarato Boggetti durante l’evento introdotto da Paolo Belardinelli, curatore del paper dell’Istituto Bruno Leoni.

Presenti all’evento anche Giovanni Tria, consigliere MISE; Beatrice Lorenzin, parlamentare e ex ministro della Salute; Antonio Misiani, senatore e responsabile economia e finanze PD; Gilberto Pichetto Fratin, vice ministro dello Sviluppo economico.

“Meccanismi come il payback – ha continuato Boggetti – rendono paradossalmente debitrici aziende fondamentali per la salute e il benessere dei cittadini. A penalizzare il Sistema Sanitario Nazionale è lo stesso concetto di tetto di spesa che è completamente avulso dai veri bisogni di salute dei cittadini e definito solo per contenere la spesa, meccanismo che rischia solo di ostacolare l’erogazione delle prestazioni. Mettere in capo alle imprese fornitrici una parte degli sforamenti di questi limiti significa trasferire la responsabilità della corretta gestione della spesa pubblica a soggetti, quali sono le imprese, che non hanno alcun potere decisionale. Senza considerare poi che se si volesse rinnovare il parco tecnologico con i fondi del PNRR con il meccanismo attualmente in vigore del payback tutto ciò sarebbe pagato a metà dall’industria”.

 “Inoltre, il payback- ha concluso Boggetti -, data l’incertezza di quali potrebbero essere le somme da versare, rende l’Italia un Paese sempre meno appetibile per investimenti nazionali ed esteri, quando invece abbiamo bisogno di far tornare in Italia produzione e ricerca sulla scorta di quanto la pandemia ci ha insegnato. Si tratta di guardare all’industria del settore come un’opportunità da cogliere, in grado di tutelare il Paese di fronte ad altre eventuali emergenze sanitarie, ma anche capace di costruire un tessuto industriale considerato oggi uno dei più promettenti in termini di sviluppo e capace pertanto di generare PIL e occupazione”.

 

Contatti per la stampa

Sara Robibaro – Confindustria Dispositivi Medici

E-mail: robibaro@confindustriadm.it – mobile: 393.9976490

 

Titti Ioia – Community Group

E-mail: titti.ioia@communitygroup.it – mobile: 339.3587153

Giulia Vaccaro – Community Group

E-mail: giulia.vaccaro@communitygroup.it – mobile: 342.20865017

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