Il settore in numeri

Dati pubblicati a gennaio 2023

La rappresentazione grafica dei principali dati del settore dei dispositivi medici in Italia offre una panoramica trasversale. Il settore viene descritto attraverso diverse lenti di ingrandimento. Si va dai dati sulla produzione e spesa sanitaria, fino a caratteristiche specifiche delle imprese e dell’occupazione generata. 

I dati sono raccolti ed elaborati da diverse fonti, con cadenza annuale, dal Centro studi di Confindustria Dispositivi Medici e poi fotografati in una serie tematica di 12 infografiche

L'INDUSTRIA DEI DISPOSITIVI MEDICI IN ITALIA

Il settore dei dispositivi medici in Italia genera un mercato che vale 17,3 miliardi di euro tra export e mercato interno e conta 4.449 aziende, che occupano 118.837 dipendenti. Si tratta di un tessuto industriale molto eterogeneo, altamente innovativo e specializzato, dove le piccole aziende convivono con i grandi gruppi. 

LA SPESA SANITARIA IN DISPOSITIVI MEDICI

In Italia laspesa sanitaria totale ammonta a 167,7 miliardi di euro, di cui il 71,6% è costituito da spesa sanitaria pubblica. La spesa pubblica in dispositivi medici e servizi ammonta a 9 miliardi di euro e rappresenta il 7,0% della spesa sanitariapubblica. 

In Italia la spesa pubblica pro capite in dispositivi medici è in media di 123 euro. Si registra una vasta eterogeneità tra regioni, tale per cui la regione con la spesa pro capite maggiore è caratterizzata da una spesa più che raddoppiata rispetto alla regione con la spesa pro capite minore. L’Italia è ancora molto lontana dagli standard europei, con una differenza in media di 161 euro pro capite; inoltre, il gap internazionale continua ad allargarsi anno dopo anno. 

LE IMPRESE DEI DISPOSITIVI MEDICI E I SUOI COMPARTI

Sono 2.527 le imprese di produzione che, insieme alle 1.555 di distribuzione e alle 367 di servizi producono o distribuiscono i dispositivi medici nel nostro Paese. Il tessuto imprenditoriale del settore è caratterizzato da una forte prevalenza di PMI (quasi il 94% del totale). 

Con migliaia di imprese afferenti a 13 comparti principali, il settore presenta una elevata differenziazione di mercato e di prodotto, fondamentali per lo sviluppo della Sanità e dell’economia italiana. 

IMPORT & EXPORT

Il quadro del commercio internazionalevede gli Stati Uniti riassumere un ruolo da protagonista, dopo la fase pandemica in cui si erano intensificare le importazioni dalla Cina. In particolare, le esportazioni verso gli USA sono aumentate del 24,4% nell’ultimo anno, mentre le importazioni dalla Cina si sono ridotte del 5,4% nell’ultimo anno. 

OCCUPAZIONE

Il settore dei dispositivi medici è caratterizzato da un’occupazione altamente qualificata. Superiore alla media generale del Paese il numero di occupati donne, gli addetti alla ricerca e gli occupati in possesso di dottorato di ricerca. Forte la concentrazione degli occupati in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. 

START-UP E PMI INNOVATIVE

Le start-up e PMI innovative attive nel settore sono 297 in totale. Queste imprese sono caratterizzate da un forte profilo innovativo, occupazione estremamente qualificata e investimenti ingenti in Ricerca e Sviluppo. 

INVESTIMENTI IN RICERCA E SVILUPPO

Nonostante i provvedimenti restrittivi emanati durante la pandemia abbiano vincolato la realizzazione di studi clinici, nel 2021 il settore ha investito la cifra significativa di 1,4 miliardi di euro in R&S. 

LA DISTRIBUZIONE REGIONALE

L’area Nord è la più rappresentativa del settore con la maggiore concentrazione di imprese e di fatturato. Si tratta dell’area geografica del nostro Paese in cui ha sede l’81% delle grandi aziende del settore.

L’area Centro è caratterizzata da una buona presenza di imprese che si concentra per quasi la totalità in due regioni: Lazio e Toscana. Si tratta di un habitat dove coesistono aziende di grandi e piccole dimensioni.

L’area Sud e isole è caratterizzata da una minore presenza di aziende di grandi dimensioni ma, al contrario, risulta essere un ambiente in cui figura una solida realtà di start-up innovative. 

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